La vita con un gatto può essere all’insegna delle emozioni. Essenziale, però, è rimanere informati su alcuni aspetti legati alla salute del proprio felino, mettendo da parte diversi luoghi comuni molto diffusi. Quali sono i principali? Vediamoli – e sfatiamoli – insieme.
L’artrosi è facile da riconoscere
Le patologie degenerative che riguardano le articolazioni sono una problematica che può riguardare anche i nostri amici a 4 zampe.
Quando si ha a che fare con il gatto, è il caso di ragionare in maniera diversa rispetto all’approccio che si adatta nel momento in cui si leggono i segnali del corpo umano, tra i quali è possibile includere, per esempio, il dolore localizzato a livello del ginocchio nel momento in cui si salgono le scale in carico.
L’artrosi gatto prevede uno spirito di osservazione decisamente più spiccato, anche più rilevante rispetto a quello che si ha con il cane. Il gatto, infatti, manda segnali meno evidenti, tra i quali è possibile citare il semplice, se così si può dire, abbattimento fisico.
I gatti, a prescindere dall’età, devono per forza bere latte
Eccoci a parlare di un luogo comune a dir poco diffuso in merito alla salute felina, a prescindere dall’età del proprio amico. Quando si parla del latte, è bene essere consapevoli del fatto che questo alimento non è così benefico per il gatto.
Il motivo è legato al fatto che, molto spesso, i gatti soffrono di intolleranza al lattosio, che viene scisso in glucosio e in galattosio grazie all’enzima lattasi, non presente nell’organismo dei soggetti intolleranti.
L’enzima può essere presente nei cuccioli, ma va via via scomparendo negli esemplari di età adulta. Alla luce di ciò, è normale che il gatto adulto abituato a bere latte abbia a che fare con sintomi come il mal di pancia, la diarrea, i crampi addominali.
Per tutelare al massimo la salute del proprio amico felino, la scelta giusta è sempre la classica ciotola piena di acqua fresca.
I gatti sono amanti della solitudine
Apriamo ora una parentesi relativa al benessere mentale. Un luogo comune molto consolidato è quello che parla del gatto come di un animale che ama tantissimo la solitudine. Non è affatto vero! La prima cosa da dire al proposito è che, in particolare quando si ha a che fare con le razze di gatti domestici, si parla di esemplari abituati, di base, a vivere a contatto con i propri simili.
In ogni caso, quello con l’umano di riferimento è importantissimo per il benessere interiore dell’animale. Ovviamente è necessario che l’approccio fisico sia sempre guidato dal rispetto costante delle esigenze dell’animale e del suo umore.
I gatti non cadono dal balcone
Ecco un luogo comune da sfatare rapidamente, in quanto le conseguenze di eventuali cadute possono rivelarsi potenzialmente fatali. Agili e noti per il loro equilibrio, i gatti quando cadono da altezze medie o grandi possono andare incontro a danni fisici importanti, tra i quali è possibile chiamare in causa le lesioni interne.
Alla luce di ciò, anche se il proprio amico felino non manifesta sintomi all’insegna del dolore, è il caso di portarlo subito dal veterinario.
I gatti sono in grado di vedere al buio
In questo caso, si parla di falso mito fino a un certo punto. Come in molte situazioni, la verità sta nel mezzo. Vero è che, rispetto agli esseri umani, in contesti all’insegna dell’oscurità i gatti sono in grado di avere una visione chiara. Questo è possibile grazie all’importante quantità di fotorecettori che caratterizza l’occhio del felino.
Attenzione: questo non significa, però, che il gatto sia in grado di vivere e sopravvivere in situazioni caratterizzate da un buio totale. Una fonte di luce, seppur minima, è infatti necessaria.
“Il gatto non beve mai acqua? È normale.”
Falso. Se il tuo gatto non beve quasi mai, non è normale – anzi, potrebbe essere un campanello d’allarme. I gatti, in natura, assumono liquidi principalmente attraverso il cibo (che nei roditori selvatici è ricco d’acqua). Oggi però molti alimenti secchi (croccantini) contengono meno umidità, quindi è fondamentale che il gatto integri l’apporto idrico bevendo.
Se noti che beve pochissimo o niente, valuta insieme al veterinario la possibilità di passare a un’alimentazione con cibi umidi o di incentivare la bevuta con fontanelle o giocattoli per l’acqua.
“Vomita dopo aver mangiato? Succede spesso ai gatti.”
Non sempre. Anche se capita che i gatti rigettino boli di pelo o piccole quantità di cibo, farlo frequentemente non è fisiologico . Potrebbe indicare problemi digestivi, intolleranze alimentari o stress legati all’ambiente.
Un vomito occasionale sì, uno settimanale no. E se capita spesso, meglio indagare prima che diventi cronico.
“I gatti stanno benissimo in casa, non hanno bisogno di uscire.”
Parzialmente vero. Alcuni gatti si adattano bene alla vita indoor, ma tutti necessitano di stimoli ambientali, interazione e movimento. La mancanza di spazio e di stimoli può causare problemi comportamentali , obesità e stress.
Se il tuo gatto vive in casa, assicurati di offrirgli giochi, postazioni panoramiche, tiragraffi e possibilmente accesso sicuro a un balcone o giardino protetto.
“Se il gatto micca tanto, è felice.”
Sì… ma non sempre. Il miagolio frequente può esprimere affetto, fame o richiesta di attenzione, ma anche dolore, confusione (specie nei gatti anziani), paura o disorientamento. Un aumento improvviso del vocalizzo va sempre indagato, specie se accompagnato da cambiamenti nel comportamento.
“I gatti non provano dolore come noi.”
Assolutamente falso. I gatti provano dolore fisico esattamente come noi, solo che lo mascherano meglio. Sono animali istintivamente cauti e tendono a non mostrare segni di debolezza. Questo li rende bravi a nascondere malesseri e malattie.
Imparare a riconoscere i segnali sottili del dolore (ridotta mobilità, apatia, aggressività, modifiche delle abitudini) è essenziale per intervenire tempestivamente.
“Se il gatto dorme molto, è normale.”
Sì, ma con le dovute proporzioni. I gatti dormono molto, è vero, ma un sonno eccessivo o apatico può celare problemi di salute come ipotiroidismo, artrosi o depressione. Monitora eventuali variazioni nel livello di energia e nella voglia di giocare.
“I gatti non hanno bisogno di vaccini se non escono.”
Errore comune. Virus e batteri possono arrivare in casa anche senza che il gatto metta piede fuori: su scarpe, mani, oggetti o persino attraverso finestre aperte. Vaccinare il proprio gatto, anche se vive in casa, è una forma di prevenzione essenziale.
“La lettiera sporca non è un problema serio.”
In realtà, pulizia e numero delle lettiere incidono direttamente sul benessere psicofisico del gatto . Una lettiera sporca può causare infezioni urinarie, rifiuto della stessa e marcature con pipì in giro per casa. Qui trovi il nostro articolo su come pulire una lettiera per gatti
Ricorda: regola base è fornire una lettiera in più rispetto al numero dei gatti , posizionate in punti tranquilli e ben ventilati.
“I gatti non hanno bisogno di socialità se hanno il padrone.”
Falso. I gatti sono creature affettuose e intelligenti. Hanno bisogno di interazione quotidiana , di stimoli cognitivi e di relazioni stabili. L’isolamento prolungato può causare stress, noia e disturbi compulsivi.
Dedicare pochi minuti al giorno a giocare, coccolare e comunicare con il tuo gatto fa la differenza.
“Il gatto sta male? Aspettiamo domani.”
Purtroppo molti proprietari sottovalutano i sintomi precoci, sperando che “passi da solo”. Ma con i gatti, ogni ritardo può costare caro. Cambiamenti nell’appetito, nel comportamento, nella pulizia o nella frequenza con cui vanno in lettiera sono segnali importanti.
Se noti qualcosa di strano, meglio anticipare la visita dal veterinario piuttosto che aspettare che peggiori.
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